Riceviamo e pubblichiamo: Finalmente il “generale agosto” sta per congedarsi e speriamo ci sia un ritorno alla “politica” dato che il prossimo 25 settembre si ritorna a votare. Ritengo la cosa molto difficile perchè voteremo con la vecchia legge che non consente la scelta dei candidati in quanto ci verranno imposti dall’alto, senza che essi abbiano conoscenza del territorio e sopratutto senza che essi ne rispondano al territorio. Queste cose turbano la coscienza e se poi a ciò si aggiunge il fatto che la politica privilegia sempre di più ” i poteri forti” allora il turbamento si traforma in rigetto. Mancava il varo della legge n.234 del 30.12.2021 con la quale il legislatore ha previsto l’aumento della indennità di funzione (cioè gli stipendi) agli Amministratori comunali per rendersi conto quanto incidono i poteri forti.
Il legislatore infatti ha considerato la “Politica” un lavoro lautamente retribuito. Siccome faccio parte di una generazione che considera la “Politica” un servizio, ritengo che la legge varata sia indifendibile e serva solo per agevolare i poteri forti.
Il legislatore infatti agli operai e pensionati, nonostante l’inflazione, la pandemia, l’aumento dei prezzi e la guerra in atto ha concesso un aumento degli stipendi e delle pensioni per l’anno 2022 del solo l’1,9%. Invece ai sindaci, ai president del consiglio e assessori, considerati poteri forti, concede un aumento degli stipendi per l’anno 2022 del 30%. Per comprendere meglio la legge basti pensare che un Sindaco di un comune come Latiano percepirà uno stipendio mensile di euro 3.306. E, come se non bastasse, il legislatore ha anche previsto aumenti per il 2023 ed il 2024. Nel 2024 il sindaco di un comune come Latiano percepirà uno stipendio mensile di euro 4.140 (quattromilacentoquaranta). La politica quindi viene ridotta ad un mercicomio. ASSURDO! Non lamentiamoci se il 50% della gente non va a votare. Per non esacerbare di più gli animi di chi non può arrivare a fine mese e di chi è costretto a pranzare presso i centri della Caritas è meglio non parlarne.
Si, queste cose mi turbano profondamente! Qualche professionista della politica cercherà di giustificare questi aumenti sostenendo la tesi che gli amministratori hanno grandi responsabilità altri che la carica lautamente retribuita evita eventuali episodi di corruzione; costoro però dimenticano che gli amministratori del passato pur avendo grandi responsabilità e pur essendo esposti ad eventuali episodi di corruzione hanno fatto grande questo Paese nonostante le misere indennità percepite non paragonabili certamente agli stipendi odierni..
Spiace constatare che la politica ormai sia stata ridotta ad un mestiere lautamente retribuito, che le candidature vengono calate dall’alto, che i nominati (non eletti) non rispondono del loro lavoro agli elettori, che la politica sia diventata una professione e spiace sopratutto constatare, come militante PD, che le liste del Partito Democratico di Puglia sono invotabili e che l’ex onorevole Massimo Cassano, Direttore della discussa Arpal, e Massimiliano Stellato, capo Guppo alla Regione della lista Popolari con Emiliano che fino a ieri erano i luogotenenti del Presidente Emiliano sono passati con Calenda e Renzi e li troveremo candidati nel listino del proporzionale. Se questa è “la politica” allora occore che lo scrivente riconsideri se vale la pena continuare ad impegnarsi. Al nemico che fugge ponti d’oro direbbero i professionisti della politica.! Forse è meglio fuggire che essere corresponsabile di azioni che, benevolmente, oso definire non difendibili.
Mi conforta il fatto che l’assessora SPINELLI, che è l’unica ad aver rinunciato all’aumento di stipendio, almeno su questo problema la pensa come lo scrivente. Evviva!