Vittorio MADAMA definisce assordante
il silenzio assordante che avrebbe avvolto in questi ultimi giorni due episodi che definisce incresciosi :”Episodi – dice – che riguardano la vita politica nel nostro paese: quello del giovane malmenato mentre raccoglieva firme, pare in modo non conforme alla legge, per la presentazione delle liste dei candidati al prossimo consiglio comunale e quello relativo alla dichiarazione del Sindaco sulle cause del rinvio del consiglio comunale del cinque agosto. Nel primo episodio abbiamo assistito quasi in silenzio, tranne pochissime prese di posizione delle quali alcune dettate più dalla circostanza, ad una violenza becera e gratuita. Non basta però condannare come ha fatto il Sindaco la violenza che non ha mai nè dei “se” e tanto meno dei “ma;” bisogna soprattutto vigilare, a che i giovani, presi dall’ entusiasmo giovanile, non compiano atti che proprio leciti non sono.
Vorrei però ricordare al sindaco che violenza è anche quella verbale che lui ha esercitato allorchè arrampicandosi sugli specchi ha voluto prima con un comunicato e poi col manifesto odierno giustificare il rinvio del consiglio comunale del cinque agosto con dichiarazioni abbastanza infelici.
Non è forse violenza, anche se verbale, far credere ai propri amministrati che il rinvio del consiglio comunale si è reso necessario ” per cercare di togliere ai consiglieri comunali ogni forma di tentazione di porre in essere comportamenti che potrebbero configurare voto di scambio in occasione dei lavori del consiglio comunale del cinque agosto………” Sostiene insomma che i consiglieri comunali potevano essere tentati dal compiere comportamenti non leciti. Allora bisognerebbe abolire i consigli comunali per evitare sospetti?
Secondo Maiorano il rinvio è servito proprio per togliere a lui e a tutti i consiglieri comunali ” ogni forma di tentazione”.
Con queste dichiarazioni mi chiedo che fiducia possono riporre in lui e nei consiglieri comunali i latianesi se per primo lui, il sindaco, non ne ha? E se lui e tutti i consiglieri comunali hanno rinviato il consiglio per evitare la tentazione di commettere comportamenti non leciti con quale faccia si presentano alle prossime elezioni se nel futuro consiglio lui insieme ai consiglieri eletti possono essere tentati dal “voto di scambio.”
Mi chiedo come fa un consigliere comunale a non sentirsi offeso se il suo sindaco è soltanto sfiorato da questo dubbio? Il Sindaco fa solo finta, credo, di non sapere che il voto di scambio si può realizzare sia prima che dopo le elezioni. Basta seguire la cronaca giornaliera per rendersene conto.
Le forze di opposizione che hanno avuto il merito di far esplodere le contraddizioni in una maggioranza che è incollata solo dallo “sputo”; avrebbero comunque dovuto, secondo il mio modestissimo parere, rimarcare le distanze, e non l’hanno fatto, da quelle che per essere buoni chiameremmo infelici dichiarazioni.
Non è neanche sufficiente come ha fatto il candidato sindaco DE PUNZIO un manifesto che mette in evidenza l’importanza per i cittadini dei punti all’ordine del giorno rinviati di fronte all’offesa ricevuta di potere nell’esercizio del suo mandato essere tentato dal compiere atteggiamenti non leciti; specialmente lui che è l’unico che si è opposto al rinvio.
Il sindaco Maiorano, come se non bastasse, in data odierna ha fatto affiggere un manifesto dal titolo TRASPARENZA, LEGALITA’ E LIBERTA’ nel quale con la sua immagine sullo sfondo ribadisce quanto sostenuto nel suo comunicato di giorni orsono a proposito del voto di scambio. Credo che se ci sarà ancora una volta un assordante silenzio dipenderà dal fatto che i consiglieri comunali specie quelli di maggioranza non si sentono offesi perchè la pensano esattamente allo stesso modo. Ai miei tempi, “quelli insomma della bistrattata prima repubblica,” dichiarazioni del genere avrebbero decretato la morte politica del Sindaco. Invece andiamo a votare un personaggio che se eletto nel prossimo consiglio comunale potrebbe essere tentato da comportamenti…..non leciti. Allora siamo veramente in pericolo!
Francamente non ci capisco più niente! Ma altrettanto francamente non mi voglio adeguare a questo nuovo modo di agire e di pensare”.