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Ragazzo latianese aggredito a Campomarino

da Redazione
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Si chiama Enrico Spina e oggi ha trovato il coraggio per raccontare cosa gli era successo lo scorso fine settimana a Campomarino. Una aggressione gratuita ed efferata che solo per un miracolo non si è trasformata in tragedia.

Enrico scrive: “A cosa sto pensando? A quanta cattiveria gratuita ci sia in giro…. Ho voglia di raccontare la mia storia, perché non voglio che ciò che è accaduto a me accada a qualcun’altro… durante la serata di sabato 25 e l’alba di domenica 26 alle ore 5 circa, sono stato aggredito alla sprovvista e senza che potessi fare nulla da circa 15 persone che hanno sfogato sulla mia persona e su chiunque si trovasse li in quel momento la loro rabbia e cattiveria, una cattiveria che nemmeno gli animali hanno, il termine adatto sarebbe forse bestie. Il motivo di questa aggressione sarebbe stata una mia frase detta a queste bestie mentre picchiavano con una bottiglia di vetro un ragazzo che conoscevo e cioè :” Ragazzi ma finitela con la bottiglia perche rischiate di ammazzarlo con quella bottiglia!”. Dopo questa frase l’inferno, sono stato afferrato da 4/5 ragazzi, la fortuna ha voluto che sia riuscito a prendere la bottiglia e gettarla a distanza, ma dopo aver fatto questa cosa , ho avuto in contemporanea 3 pugni, uno sulla tempia destra, uno sulla tempia sinistra ed uno dietro la testa da altri ragazzi, cadendo a terra con la schiena poggiata su una macchina li nel parcheggio del porto di Campomarino(dove c’è il mercato etnico). Dopo che io sono caduto ho avuto calci e pugni in faccia ed in bocca e mi hanno rotto l’ incisivo destro, mi hanno fratturato le ossa nasali, mi hanno rotto le ossa delle orecchie e tanti altri problemi… io piangevo ed imploravo :”Basta!!!! per favore basta!!”, ma si vede la cattiveria e l’alterazione era superiore alla mia innocenza.

Grazie ad un amico che mi ha acchiappato e mi ha permesso di fuggire sono ancora vivo e vegeto, un po ammaccato ma vivo e vegeto, perché dopo essere fuggito, mi sono nascosto in una siepe per sfuggire all’ira di queste bestie che mi seguivano e che mi avevano quasi trovato(chissà cos’altro mi avrebbero fatto e chissa se ora potrei raccontare quello che sto raccontando), dopo essermi nascosto ho incontrato 4 ragazze che mi hanno offerto una sigaretta ed un po d’acqua e che mi hanno fatto riprendere un po dallo shock… dopodiché sono riuscito a scappare fino alla macchina e fuggire a san Pietro in Bevagna dove io e i miei genitori dovevamo dormire… non contenti la mattina stessa, dopo aver attaccato il telefono a caricare (perche purtroppo durante tutto ciò era spento) ho ricevuto un messaggio da uno di quei ragazzi su instagram(mi aveva trovato perché durante tutto cio, con loro, c’era una ragazza che io conoscevo che non ha fatto assolutamente nulla per interrompere ciò che succedeva) dove mi minacciava dicendo di andare in un punto di Campomarino per continuare a picchiarmi sicuramente o per minacciarmi.

Ma ormai ero in ospedale che venivo medicato… tutto questo per una semplice frase che ridirei se mi ritrovassi in una situazione del genere. Tanta gente mi ha detto, potevi non metterti in mezzo e non sarebbe successo..Sembra tanto la frase che dicono alle donne che vestono un po piu sexy e che vengono violentate e cioè che se l’erano cercata perche erano quasi nude… non ha senso questo ragionamento… spero e credo che chiunque veda una persona in difficoltà senta dentro di se un istinto di aiuto nei confronti di questa persona… altrimenti è da considerarsi bestia quanto chi aggredisce! Detto questo, c’è da dire che dopo una certa ora in giro ci sono solo tossici ubriachi e malviventi, quindi il rischio di avere problemi incrementa. Questa è la mia testimonianza e spero che serva affinché non accada ad altre persone”.

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